venerdì 17 aprile 2020

I VDA-Bond

Nel corso del mio intervento di questa mattina in Consiglio regionale ho citato l’idea dei VDA-Bond. Sono stati in tanti in questi giorni a scrivere per chiedermi perché la Valle non può emettere titoli di debito utili alla ripresa, come si è fatto già in passato per comprare le centrali oggi di CVA, ad esempio.

Come ho detto a chi mi ha scritto, oggi come oggi l’emissione di debito (perché ricordiamo che poi tutti quanti dovremo partecipare al suo rimborso, ricordatevi che oggi stiamo ancora pagando il BOR emesso per l’acquisto del Billia…) è consentita soltanto per finanziare investimenti. Molte delle misure che si stanno ipotizzando e discutendo non sono considerate (e lo sarebbero comunque difficilmente) investimenti, ma spesa corrente.

L’idea quindi, considerato il fatto che ci sarà bisogno di una gran quantità di risorse, potrebbe essere quella di destinare le risorse frutto dei risparmi alla spesa pubblica regionale (anche dell’avanzo, sperando che a Roma nessuno ci giochi un brutto scherzo…), mentre per quel che riguarda gli investimenti usare, sì, debito a medio-lungo termine.

Investimenti? Cantieri piccoli o grandi in particolare, per infrastrutture importanti. Ospedale, ferrovia, aeroporto (se vogliamo ancora farlo), Università, rischio idrogeologico, etc.. Questo generando anche indotto locale soprattutto su alcune tematiche come quelle dei piccoli cantieri e dei lavori necessari per diminuire il rischio idrogeologico (lo abbiamo già dimenticato?). 

Occorre lavorarci nel dettaglio e valutarne la fattibilità (soprattutto il come farlo), ma l’utilizzo di due fonti di finanziamento diverse potrebbe aiutare (e non poco) a finanziare il nostro futuro.

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