La vitre cassée
L'andamento economico è condizionato dall'azione umana, più o meno razionale che sia, ma questo non importa. Ogni azione umana si tramuta in azione economica proprio perché l'Economia si sviluppa in una dimensione umana, sociale. Il più delle volte, però, qualcosa inevitabilmente ci sfugge. Per questo è bene analizzare sempre ce qu'on voit et ce qu'on ne voit pas..
domenica 7 febbraio 2021
HMY Britannia a parte..
giovedì 4 febbraio 2021
100 giorni di "ferrovia"
Come è stato ricordato oggi in IV Commissione è tra gli obiettivi del programma di legislatura del Governo Lavevaz quello del potenziamento della ferrovia valdostana. Ora, per chi ha avuto modo di leggere nel dettaglio il programma presentato non sarà sfuggita, come per tanti altri punti e dossier, la particolarità dello stile “vago e indefinito” di certe scelte. Eh sì, perché potenziare la ferrovia vuol dire niente e vuol dire tutto.
Come già nel luglio 2019 avevamo avuto modo di dire - e lo ripeterò senza sosta - non aveva e non ha senso approvare un Piano strategico degli interventi senza aver prima approvato il relativo Piano regionale dei trasporti. L’attuale Assessore e relativi accoliti extra-consiliari insistono nel dire che la strategia è chiara e in tal senso si sta lavorando. Bene, anzi benissimo, ma prendiamo per esempio quel che è della Aosta-Pré-Saint-Didier-&-Courmayeur.
Domanda semplice: ad oggi abbiamo deciso cosa fare?
Risposta semplice: no!
Perché nel Piano regionale dei trasporti sono indicate più di una soluzione per quel che riguarda quella linea, con stime di costi, opportunità e problematiche annesse che però meritano approfondimenti ad hoc per valutarne la fattibilità (e l’investimento). Senza dubbio la soluzione del TRAM-TRENO pare essere quella che - dalle prime stime - è più vantaggiosa, ma sono per l’appunto stime. Nulla è deciso.
Faccio una dovuta precisazione: io non sono contrario a collegare Aosta ad Entrèves con un moderno e valido (dal punto di vista del costo/opportunità) sistema di trasporto pubblico. Lo dico a chi mi sta accusando (come accusa il mio Gruppo) di non volerlo. Come nel 2019, anche oggi vogliamo evitare che la gente venga presa per il naso con proclami e magari pagine di giornale “con le spunte” come fu ai tempi dell’appoggio che Rete Civica diede al Governo Fosson (qualcuno se lo è dimenticato?).
Le nostre iniziative in Consiglio regionale sono state volte a verificare ed appurare la fattibilità e le caratteristiche di quello che si sta dicendo. Eh sì, perché l’Assessore ai trasporti un giorno parla di riattivare la linea ferroviaria sino ad Arvier e l’altro di prolungarla sino a Courmayeur. Ma con che soldi, con che progetti e (soprattutto) con che partner? Eh sì (terza volta), la linea su cui dovremmo fare i lavori non è nostra e i terreni che vanno a Courmayeur chissà di chi sono.
Ecco la realtà dei fatti: ad oggi non c’è la strategia complessiva, bensì l’intenzione di procedere con costosi tacconi. Ha senso, infatti, chiedere nei contributi al Recovery Plan 40mln di euro per la riattivazione della Aosta-PSD se poi decidiamo di realizzare (un prossimo domani) una linea di TRAM-TRENO? Ha senso chiederne altri 80 per la completa elettrificazione della linea (dopo anni e anni di estenuanti attese), mentre le tecnologie dell’idrogeno e delle batterie (e relative stazioni di ricarica) procedono spedite verso il futuro? Questo è un aspetto molto interessante, perché mentre noi sogniamo gli stanziamenti di bilancio e i progetti definitivi, il mondo va avanti e potremmo forse scoprire che qualche minuto in più potremmo ottenerlo con la semplice scelta di una nuova tecnologia (per l’appunto l’idrogeno o le batterie), magari anche con una spesa ed interventi ben minori (il risparmio potrebbe persino permetterci di usare futuri fondi per il raddoppio della linea..).
Insomma, 100 giorni sono passati, ma dopo tanti proclami e mancate discussioni sul tema in Consiglio, oggi la IV Commissione ha varato una serie di audizioni chieste dai commissari di maggioranza. Una ulteriore domanda però è lecita: tutto ciò serve per arrivare ad una decisione o risolvere questioni interne alla compagine di Governo/maggioranza tra il nuovo Assessore e chi nel passato dettò le linee strategiche di sviluppo (o non sviluppo) della nostra ferrovia?
martedì 2 febbraio 2021
100 giorni di "programmazione"
Nel corso dell’ultimo Consiglio regionale, insieme ad altri colleghi, abbiamo presentato una interpellanza per avere tempi certi da parte del Governo regionale sulle prossime scadenze di bilancio. L’approvazione del bilancio di previsione 2021-2023 è avvenuta con una finalità - lo si è detto fino allo sfinimento - puramente tecnica e nulla in più rispetto a quanto ci si era lasciati alle spalle. L’obiettivo unico è stato quello di poter “andare avanti” e scongiurare l’esercizio provvisorio.
In sede di presentazione della mia relazione di opposizione presentai quelli che sarebbero stati poi gli obiettivi principali su cui si è svolto il dibattimento sugli ordini del giorno che il Gruppo Lega Vallée d’Aoste ha presentato. Una serie di proposte concrete, in termini programmatori, per poter dare una prima risposta ai Valdostani e alle nostre imprese fortemente colpite dalle norme anti-Covid19.
Nel dettaglio, con il primo ordine del giorno abbiamo proposto all’attuale Governo regionale di dar corso ad una prima manovra di variazione al bilancio per poter impegnare subito quelle risorse che non sono state utilizzate dalla LR 8/2020 ovvero altre risorse sicuramente libere per poter dare fiato alle realtà più in difficoltà a seguito della chiusura invernale.
Sicuramente nulla di eclatante, ma sarebbero bastate alcune semplici misure volte a stanziare principalmente risorse a favore di quelle attività che non hanno per nulla aperto, a chi si trovava (e trova) senza un lavoro (e senza alcun ammortizzatore sociale a supporto) ed un parte a favore di strumenti a sostegno della liquidità delle imprese (sul modello delle leggi regionali 4 e 5, ad esempio).
Ma nulla di tutto ciò è stato fatto e occorre, oggi, aspettare il mese di aprile per vedere qualcosa di concreto. Il fattore tempo è quanto mai fondamentale soprattutto quando si parla di situazioni di difficoltà, di prossima crisi. Una priorità, quella della programmazione, che ci saremmo aspettati da un Governo che tra i propri presupposti di nascita aveva quello del “aver voluto fare in fretta” perché c’era l’emergenza Covid-19.
giovedì 21 gennaio 2021
CVA: cosa può arrivare da Roma?
mercoledì 20 gennaio 2021
Impugnativa a parte..
lunedì 18 gennaio 2021
Alcune considerazioni sull’ultimo CONSVDA
- a definire un percorso amministrativo atto a richiedere l'implementazione di un sistema di controllo radiometrico finalizzato alla rilevazione della radioattività, con l'obiettivo di evitare che pervengano all'impianto di Chalamy, Pontey e Pompiod (accidentalmente) rifiuti che, anche naturalmente, possono presentare criticità per concentrazione di radioisotopi;
- e a verificare la possibilità di definire uno specifico Piano di monitoraggio e sorveglianza regionale, coordinato dalla Regione, che preveda, disciplini e programmi le attività future che le strutture regionali, l'ARPA, il Corpo Forestale o ogni altro ente, agenzia o organismo competente, potranno mettere in atto per il controllo delle modalità con le quali vengono svolte le attività di esercizio delle discariche di rifiuti speciali in tutte le relative fasi.